Maria Sole Romanin - Albo Psicologi Emilia - Romagna n.9361 - 3347871370
1) Chi è lo psicologo?
Per diventare psicologo in Italia è necessario laurearsi in Psicologia con un percorso di 5 anni (3+2), eseguire un anno di tirocinio post-lauream e dare l'Esame di Stato che consente l'abilitazione alla professione. Dopo l'abilitazione è obbligatorio iscriversi a un Albo Regionale. Senza l'iscrizione all'albo professionale - sez. A - non si è Psicologi, ma solo dottori in psicologia.
Lo psicologo è un professionista sanitario che opera al fine di conoscere, migliorare e tutelare il benessere psicologico e la salute nelle persone, famiglie, comunità e organizzazioni sociali e lavorative.
2) Qual è la differenza tra psicologo e psicoterapeuta?
Lo psicologo è un professionista laureato in psicologia ed iscritto all'Albo degli Psicologi. Lo psicoterapeuta è un professionista laureato in psicologia o in medicina che ha acquisito una formazione specialistica in psicoterapia. Questa prevede un percorso almeno quadriennale presso Scuole di Specializzazione universitarie o riconosciute dal Miur secondo la normativa vigente. Nell'ambito della psicoterapia vi sono molti approcci, che prevedono teorie e tecniche di intervento diverse tra loro. Dalla tradizionale psicoanalisi o psicodinamica, alla terapia sistemico-familiare o quella cognitivo-comportamentale.
3) Quale è la differenza tra psicoterapeuta o psicanalista?
Nessuna. Lo psicanalista è uno psicoterapeuta che opera secondo un preciso approccio teorico, quello psicanalista appunto. La psicoanalisi affonda le sue radici nella teoria Freudiana.
4) Qual è la differenza tra psicologo, psichiatra e psicoterapeuta?
Psicologo: laureato in Psicologia, iscritto all'Albo degli psicologi. Non prescrive farmaci
Psicoterapeuta: laureato in Psicologia o Medicina che ha conseguito la specializzazione in Psicoterapia. Se laureato in psicologia non può prescrivere farmaci.
Psichiatra: laureato in Medicina e chirurgia che ha conseguito la specializzazione in Psichiatria. Può prescrivere farmaci. La normativa italiana consente agli psichiatri di avere il titolo di psicoterapeuta su semplice richiesta all'Ordine professionale. Questo di fatto, non garantisce, come invece è per gli psicologi, che lo psichiatra-psicoterapeuta abbia frequentato una scuola di specializzazione in Psicoterapia. Lo psichiatra è libero di valutare, in scienza e coscienza, se e quale percorso formativo effettuare.
5) Per andare dallo psicologo mi serve la prescrizione medica?
No. Ma dovrai portare con te il codice fiscale e i tuoi dati anagrafici.
6) Posso detrarre la spesa dello psicologo?
Sì. Il colloquio psicologico o di psicoterapia sono prestazioni sanitarie, quindi detraibili del 19%. La detrazione è possibile solo tramite pagamenti tracciati: pos, bonifico. In studio vi è la possibilità di pagamento con carta. Il pagamento in contanti è possibile, ma non sarà detraibile.
7) Sono minorenne, posso prendere appuntamento senza dirlo ai miei genitori?
No, lo psicologo non può assolutamente effettuare un colloquio con un minorenne senza aver ricevuto prima il consenso firmato da entrambi i genitori, anche se separati o divorziati. A prescindere dalla modalità di affidamento, la potestà è esercitata da entrambi i genitori, salvo i casi in cui il Tribunale dei Minori sia intervenuto con intervento ablativo o limitativo.
8) Sono minorenne, quello che dico a colloquio verrà comunicato ai miei genitori?
Assolutamente NO. Lo psicologo esercita seguendo il principio del segreto professionale. Avere il consenso firmato dei genitori non equivale alla violazione di tale principio. Decideremo insieme quali informazioni condividere con i tuoi genitori.
9) Con che frequenza avvengono le sedute e quanto dura un percorso psicoterapeutico?
La frequenza viene concordata con il paziente a inizio percorso. Solitamente è prevista una seduta settimanale della durata di 50 min.
Nel caso di una terapia di coppia è previsto un colloquio a cadenza bisettimanale. La consulenza sessuologica invece ha cadenza settimanale.
Esclusivamente in casi di particolare criticità o necessità, o su richiesta della persona, si può prevedere una intensificazione delle sedute. In fase di chiusura del percorso si tende a diradare la frequenza delle sedute con una cadenza bisettimanale e poi mensile.
La durata del percorso non è definibile a priori, ciò che permette di avere un'idea della durata è la valutazione in itinere dell'andamento del percorso valutando a quanto ci si è avvicinati all'obiettivo terapeutico.
10) Se volessi interrompere le sedute?
Il paziente può decidere di interrompere il percorso in qualsiasi momento. Il sostegno psicologico e la psicoterapia devono essere vissuti come uno spazio di libertà in cui sentirsi a proprio agio, di conseguenza senza alcun obbligo o restrizione.
Maria Sole Romanin - Albo Psicologi Emilia - Romagna n.9361 - 3347871370